Affrontements à Milan – novembre 2009
Milano, scontri studenti-polizia
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17 novembre 2009
È di quattro giovani portati in questura per accertamenti – due (già noti alla Digos) potrebbero essere arrestati, gli altri denunciati a piede libero – il bilancio di un corteo non autorizzato di studenti e militanti dei centri sociali che questa mattina ha attraversato il centro di Milano; ai quattro, tre ragazzi e una ragazza, potrebbero essere contestati i reati di manifestazione non autorizzata, resistenza, oltraggio e danneggiamento.
Tutto è accaduto intorno alle 9, quando circa 400 giovani, fra cui appartenenti a diversi istituti superiori, tra cui l’Itsos e varie scuole civiche, e alcuni militanti di realtà “antagoniste”, si sono dati appuntamento in Foro Bonaparte, da dove si sono mossi verso il centro del capoluogo lombardo.
In piazza non erano presenti forze dell’ordine, e quindi i giovani si sono mossi indisturbati e si sono diretti verso la zona di Brera, arrivando davanti agli uffici dell’assessorato del Comune in largo Treves, dove alcune decine di loro sono saliti negli uffici, gettando un certo scompiglio; i manifestanti sono usciti abbastanza rapidamente e intorno alle 10 sono stati intercettati da una squadra di carabinieri in assetto antisommossa, che li ha letteralmente inseguiti verso piazza della Scala, dove i giovani hanno rovesciato alcuni cassonetti della spazzatura e sono saliti sul tetto di un’auto parcheggiata in doppia fila.
In piazza Mercanti, alle spalle di piazza Duomo, i ragazzi sono stati raggiunti da un gruppo ben più corposo di agenti di polizia e carabinieri, sempre in assetto antisommossa, che ne ha circondati una ventina, arrivando a fermare i quattro.
Nel corso di questa operazione, diversi giovani sono stati buttati a terra e colpiti con colpi di manganello, ma nel parapiglia nessuno è rimasto contuso o è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
I quattro fermati sono stati caricati su una macchina di servizio e, come detto, portati in questura, mentre la ventina di giovani che erano stati circondati sono stati lasciati andare dopo una “trattativa” delle forze dell’ordine con gli altri dimostranti, che minacciavano di ricominciare a muoversi in corteo. A studenti e militanti dei centri sociali è stato permesso di muoversi in un corteo, questa volta “autorizzato”, che si è diretto in piazza Fontana, dove è giunto poco dopo mezzogiorno e si è sciolto prima delle 13.


Scuole civiche, corteo in centro
scontri fra manifestanti e agenti
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martedì 17.11.2009
Arrestati due diciottenni. Altri due giovani sono indagati a piede libero
Tensione tra polizia e manifestanti di scuole e università in largo Cairoli a Milano. Due ragazzi sono stati arrestati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Altri due giovani, una donna dell’area anarchica e uno studente di un centro sociale, risultano invece indagati a piede libero per gli stessi reati. I giovani, in protesta contro i diversi sgomberi effettuati negli ultimi mesi al liceo civico serale Gandhi (piazza XXV Aprile), si erano radunati in centinaia senza preavviso alle 9 per dare vita a manifestazioni di protesta « disordinate e spontanee » con l’intenzione di suddividersi in vari gruppi per le vie del centro città.
Alla partenza del corteo gli studenti sono entrati in contatto con due cordoni della polizia. Gli agenti, riferisce la questura, non hanno effettuato alcuna carica. Gli studenti si sono quindi diretti verso largo Treves, sotto l’assessorato comunale alla Famiglia, scuola e politiche sociali, per poi dirigersi verso piazza Duomo all’urlo « guai a chi ci tocca ».
Proprio nelle fasi iniziali ci sarebbero stati una serie di scontri con tanto di cassonetti ribaltati. Il corteo ha continuato il suo percorso lungo le strade del centro e ora si sta dirigendo nella sede universitaria di via Larga. La manifestazione si è conclusa in piazza Fontana. Il corteo non autorizzato si è sciolto, ma gli studenti hanno annunciato un presidio nel pomeriggio a piazza San Babila: i manifestanti chiedono il rilascio dei compagni. Gli arrestati sono due diciottenni: Matteo Tunesi (dell’istituto professionale Kandisky) e Giammarco Peperlongo (liceo Manzoni). Saranno processati entrambi per direttissima.
(17 novembre 2009)














